giovedì 24 giugno 2010

Lettera al Ministro Brunetta

Ho appena mandato una mail al Ministro Brunetta:

Egregio Ministro
Mi chiamo Gianni Dugheri e sono dipendente da undici anni al Comune di Firenze. Ho deciso di scriverle dopo aver avuto chiarimenti su alcune conseguenze del decreto 78, cioè la manovra finanziaria, assolutamente necessaria per rimettere sotto controllo i nostri conti pubblici. Le voglio premettere che non ho apprezzato il suo operato fino a oggi svolto e anzi le confesso che mi è dispiaciuto quando nella primavera scorsa non è riuscito a diventare Sindaco di Venezia ma, evidentemente, i veneziani hanno avuto i loro motivi per non averla sindaco. Lei ha ragione quando denuncia come sono stati applicati certi strumenti contrattuali come i premi incentivanti che andavano legati alla produttività cosa mai accaduta e sulla quale le organizzazioni sindacali hanno le loro colpe. Ma mi pare che lei proceda a colpi di annunci senza un grande seguito di azioni concrete e su alcuni punti la trovo perfino troppo timida. La Pubblica Amministrazione costa troppo e non rende a sufficienza, ma non vedo le premesse per migliorare l’efficienza. Ma non è di questo che  volevo parlarle. Qualche giorno fa una collega mi ha fatto notare una norma del decreto 78  che a me, colpevolmente, era sfuggita: per i dipendenti del pubblico impiego lo stipendio individuale ricevuto nel 2010 rappresenterà il massimo che lo stesso dipendente potrà percepire fino al 2011 e in questo limite sono compresi gli straordinari e le indennità di responsabilità. Quindi non c’è modo di ricompensare coloro i quali si rendano disponibili a lavorare di più e ad assumersi responsabilità. Trovo questa norma assolutamente mortificante e credo (ovviamente senza dati alla mano) porti a un risparmio assai limitato soprattutto se si considerano le potenziali conseguenze. Per anni il pubblico impiego è stato il luogo dove si lavorava poco, ai lavoratori si chiedeva ancora meno e nessuno di fatto controllava e sanzionava chi non faceva niente. si potrebbe dire che si trattava di un ammortizzatore sociale. Adesso non ho le conoscenze e le capacità per stabilire se qualcosa sia cambiato ma molte sarebbero le cose da fare. Io penso che si dovrebbe toccare anche l’immobilità dei dipendenti pubblici: in un mondo sempre più flessibile mi sembra una rigidità non più sostenibile e sicuramente sarebbe anche il momento di togliere false tutele: ancora oggi cosa deve fare un dipendente pubblico per essere licenziato? Giusto se si è colpevoli di omicidio mi sembra. Ma se si vuole una pubblica amministrazione più efficace è giusto trovare gli strumenti per ricompensare chi ha la voglia e le capacità di lavorare di più e meglio. I rendimenti dei dipendenti non sono tutti uguali mentre la norma del decreto 78 livella tutto e tutti
Io sono orgoglioso del mio lavoro al Comune di Firenze ma da oggi sto pensando che forse è il momento di cambiare lavoro così magari si risparmia uno stipendio e un’indennità di Posizione Organizzativa visto che chi mi sostituirà non potrà percepirla.
Con i migliori saluti
Gianni Dugheri

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