La settimana scorsa il Palermo, che è arrivato ottavo nell'ultimo campionato e in finale di coppa Italia e quindi ha avuto una stagione migliore della Fiorentina, è uscito ai preliminari dell'Europa Legue, battuto dal Thun, la quinta dell'ultimo campionato svizzero. Le altre italiane presenti nella stessa manifestazione dell'ultima edizione (lo stesso Palermo, la Sampdoria, la Juventus e non ricordo le altre) non hanno fatto una figura migliore e sono state battute da squadre non particolarmente blasonate. Affermare che le italiane vanno male in questa manifestazione perchè non è così importante e distrae dal campionato, ricorda la favola della volpe e dell'uva. Tutto questo per dire che il calcio italiano è sopravvalutato anche economicamente. Temo che saranno molte le società che, proclami a parte, si troveranno costrette a tagliare i costi di gestione perchè non credo che sia conveniente continuare a investire somme ingenti in un campionato che è sempre meno competitivo (come del resto succede all'intero paese) . Questo l'attuale proprietà viola ha sempre detto e in questo senso ha operato negli ultimi due anni. Come tutto questo si concilia con alcune scelte societarie (clamoroso, almeno per ciò che è noto, i dettagli economici dell'affare D'Agostino) rimane un mistero o forse più banalmente un errore. Io trovo che l'atteggiamento dei fratelli Della Valle nei confronti della città sia irritante: chi gestisce la società fa bene a fare quadrare i conti (non ho nostalgia del presidente che saltava sulla balaustra: alla fine a saltare sono stati i conti) ma non si possono pretendere scene di entusiasmo da parte della città per il taglio del monte ingaggi. Comunque grandi alternative a questa proprietà non mi sembrano possibili. In fondo si potrebbe anche imbroccare una stagione discreta anche se a me i dubbi più grossi più che dalla rosa (ancora da completare) arrivano dalla guida tecnica.
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