Le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. Per molti dei protagonisti di questo romanzo è cosi. Molte sono i personaggi i cui destini si intrecciano in un vortice senza speranza: Art Keller è un poliziotto ambizioso, con una mentalità da crociato, deciso a combattere in prima fila la guerra che gli Stati Uniti hanno lanciato contro il traffico internazionale di droga. Miguel Angel Barrera è il boss della Federación, il cartello che riunisce tutti i narcos messicani, e i suoi nipoti, Adàn e Raùl, smaniano all'idea di ereditarne l'impero. Nora Hayden, dopo un'adolescenza complicata, è diventata una prostituta d'alto bordo, sempre in bilico tra il cinismo più spinto e un insolito senso morale. Padre Parada è un sacerdote nato e cresciuto in mezzo al popolo, potente quanto incorruttibile. Sean Callan è un ragazzo irlandese di Hell's Kitchen che si è trasformato quasi per caso in un killer spietato, al soldo della mafia. Una guerra dove non esiste innocenza possibile, e dove è sempre in agguato, pronto a esplodere, il male assoluto: quella demoniaca crudeltà di uomini e cose cui una millenaria tradizione ha saputo dare un solo nome, evocativo quanto misterioso. Il potere del cane. Memorabile il colloquio tra padre Parada e il cardinale inviato dal vaticano per barattare gli aiuti per il devastante terremoto del 1985 con ampie concessioni alla chiesa cattolica. Significativo il dubbio di Art Keller con l’atroce dubbio che la sua fazione non rappresenti nemmeno il male minore. Angosciante.
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