giovedì 26 giugno 2008

Match Point

"In che guaio mi sono cacciata?" Si domanda Scarlett Johansson non appena si accorge di aver sfidato a tennis tavolo la persona sbagliata. Neanche può immaginare quanto sbagliato fosse quell'incontro.
Cosa si è disposti a fare per non turbare l'unione coniugale con una morettina carina ma scialbina, dotata però di un padre esageratamente stra ricco? Quale prezzo si è disposti a pagare per non compromettere il proprio livello sociale una volta che ci siamo affrancati dalla mediocrità? La risposta di Woody Allen è scontata: si può ammazzare la bellissima amante (ma senza dote) e anche la vicina (danni collaterali) e poi tranquillamente sopravvivere con la propria coscienza. Basta avere l'aiuto di un pizzico di fortuna. Uno dei miei film preferiti degli ultimi anni




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Senza "Delitto e castigo" questo film non esisterebbe nemmeno: date a Dostoevskij quel che è di Dostoevskij!!!
O se preferisci Machiavelli: il Principe non deve sottomettersi alla morale comune né essere giudicato da questa immorale: egli è a-morale!
O ancora Nietzsche: l'Ubermensch crea la sua etica e non si sente schiacciato dal senso di colpa partorito dalla morale degli umili e inetti.
Ormai non si inventa nulla di nuovo, soprattutto se è grande!

basia
Annusca

Gianni ha detto...

In questo film Dostoevskij è stracitato, visto che il protagonista legge i suoi romanzi. Macchiavelli lo vedo meno calzante, in fondo qui non si parla delle virtù di un principe ma siamo molto più in basso.
Nietzsche sempre 2 palle!!!!