Domenica 28 si sono svolte in Spagna
le elezioni per il rinnovo del parlamento a distanza di soli tre anni dalle
ultime. Le elezioni sono uno dei fenomeni quantitativi che più stimolano le più
fantasiose rappresentazioni grafiche: è tutto un rifiorire di colori, forme e
angoli strani per descrivere un risultato neanche tra i più complessi. In fondo
bastano due grafici per raccontare come è andata
1 – il voto popolare
Il voto popolare ha visto il
Partito Socialista arrivare primo e con grande distacco nei confronti del Partito
Popolare e Ciudadanos.
2- la ripartizione dei seggi in
parlamento e le variazioni tra il 2016 e il 2019
Come in tutte le elezioni, il voto popolare si deve trasformare in
seggi del parlamento che rappresentano la vera forza dei partiti. Il sistema
elettorale spagnolo è proporzionale quasi puro con soglia di sbarramento, questo
comporta che la ripartizione dei seggi in parlamento rispetta quasi fedelmente il
risultato del voto popolare. Il confronto tra la ripartizione del 2019 con
quella del 2016 danno la dimensione di come sono mutati i rapporti di forza in
parlamento: appare così evidente la vittoria del Partito Socialista e l’avanzata
di Ciudados; in forte calo sia il Partito Popolare che praticamente dimezza la
propria rappresentanza parlamentare sia Podemos. Infine, si segnala l’entrata
in parlamento del partito di estrema destra Vox.
Questi i dati più significativi in due grafici, da qui possono partire
le considerazioni