mercoledì 14 maggio 2014

sabato 22 febbraio 2014

Quanto è difficile fare una previsione

Quanto facevo judo, avevo un compagno di palestra che nella metà degli anni ottanta si trasferì a Torino a causa di impegni di lavoro del padre e li esplose: più volte campione italiano, sfiorò un podio ai campionati mondiali e rappresentò l’Italia alle olimpiadi di Atlanta nel 1996. Tutti coloro che lo avevano conosciuto dicevano che si vedeva fino da piccolo che sarebbe diventato un campione e che era sempre stato chiaro che avrebbe avuto una luminosa carriera di grande prestigio internazionale. Evidentemente erano tutti più bravi di me perché a me non sembrava nulla di eccezionale quando lo vedevo tutti i giorni in palestra e invece Francesco Giorgi è stato un Campione.
Dopo un po’ di anni, nel 2004 probabilmente di inverno, vado alla presentazione al circolo SMS di Rifredi dei candidati del centro sinistra per le amministrative a Firenze. Erano presenti il candidato per il secondo mandato del Comune di Firenze Domenici e il candidato alla presidenza della Provincia di Firenze Renzi. Presenziava la serata Pistelli. Dopo dieci anni Pistelli e Domenici sono sostanzialmente spariti, mentre Renzi, che mi era sembrato di gran lunga il meno brillante in quella serata, oggi ha giurato in qualità di Presidente del Consiglio dei Ministri.

Se qualche politico rampante o giovane sportivo vuole farsi fare una previsione della sua carriera, questi due esempi sono ciò di cui sono capace.